a
Bressanone
A Bressanone una delle collezioni di presepi più importanti
d'Europa
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Una delle maggiori attrazioni di Bressanone
è senza dubbio la collezione di presepi nel
Museo Diocesano, una delle più importanti
collezioni d'Europa. In Tirolo, che vanta
una grande tradizione in questo campo, i
presepi si trovarono prima soltanto nelle
case dei nobili e della borghesia. A partire
dal XIX secolo diventarono patrimonio comune
della pietà popolare. I presepi esposti sono
di grande valore storico, artistico e
religioso. Ci sono per esempio presepi
barocchi di carta, presepi barocchi con
figurine vestite o anche dei presepi
genovesi in avorio del 1700 circa. Il
presepio più recente è il presepio di Maria
Delago (1902-1979) che risale al 1938: 74
figurine di terracotta smaltata
rappresentano a parte della Santa Famiglia
personaggi ed animali provenienti da tutti i
continenti.
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Il maggior promotore dei presepi a Bressanone fu il principe
vescovo Karl Franz Lodron. Su suo incarico furono creati i
due grandi presepi riguardanti la storia della salvezza. Per
il suo appartamento Lodron fece eseguire dai fratelli August
Alois Probst (1758-1807) e Josef Benedikt Probst (1773-1861)
di Vipiteno oltre 5.000 figurine in legno. Per la cappella
aulica Lodron fece allestire dallo scultore Franz Xaver
Nissl (1731-1804), proveniente dallo Zillertal, un presepio
natalizio ed un presepio quaresimale, entrambi annoverati
tra i più famosi presepi tedeschi.
Questi presepi del 1800 circa sono preziosi
documenti dell'artigianato artistico
tirolese. Inoltre alla collezione permanente
quest'anno sono esposti in una mostra
temporanea per la prima volta i presepi
privati di Martin Rainer, creati negli anni
tra il 1965 e il 1978 con la collaborazione
della moglie Klementine e dei figli.
All'interno di
quindici teche di gesso formalmente attinenti all'antica
tradizione presepiale di Senales, si condensa l'intera
storia della salvezza raffigurata in scene narrative
caratterizzate da numerose piccole figure e ambientazioni
interamente modellate in terracotta, disposte lungo la
verticalità del piano in modo tale da focalizzare lo sguardo
e l'attenzione dell'osservatore sulla rappresentazione
centrale della vicenda evangelica.
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